Notaio per mutuo prima casa: dalla consulenza al rogito
Acquisto prima casa: atto di mutuo e consulenza notarile
La prassi per la richiesta di un mutuo è una delle più complesse non solo in riferimento al suo iter vero e proprio, ma soprattutto nella scelta del miglior prestito e della comprensione del suo contratto.
La figura del notaio in riferimento al mutuo prima casa è obbligatorio solo in quella che potremmo definire una fase finale ovvero per il rogito e l’atto ipotecario. Tuttavia un affiancamento e consulenza di uno studio notarile aiutano il richiedente il mutuo (sia esso un privato, una coppia, un’impresa) ad affrontare la scelta con maggior chiarezza e sicurezza, certi di scegliere il prestito giusto per le proprie esigenze e capire nel dettaglio ogni singola clausola del contratto di mutuo che si andrà a sottoscrivere.
Se tutto ciò ha una sua logica e importanza generale, lo è ancor di più in riferimento alla richiesta di un mutuo per prima casa.
La richiesta di un mutuo prima casa
Si tratta di un modulo che contiene tutti gli elementi imprescindibili di un mutuo (tipologia, totale richiesto, tasso), dati dell’immobile, anagrafica completa del richiedente o richiedenti, dettagliate informazioni sulla loro posizione lavorativa e i redditi, e dati su eventuali finanziamenti in corso.
La richiesta conterrà inoltre:
- documenti sulla privacy
- modulo antiriciclaggio o modulo di identificazione persone fisiche
- manuale all’Arbitro Bancario Finanziario
- foglio Informativo o modulo della “Trasparenza”
- documento di sintesi
Il suo rilascio da parte della banca non è obbligatorio, ma vi consigliamo di richiedere tra i documenti di richiesta anche l’ Prospetto Informativo Europeo Standardizzato detto ESIS dall’inglese European Standardised Information Sheet. L’ESIS contiene costi fissi e ricorrenti, il tasso applicato, spese di apertura e chiusura, spese accessorie, diritti e doveri delle parti che devono restare invariati fino alla firma del contratto di mutuo prima casa.
La preistruttoria e istruttoria
Se la preistruttoria varia a seconda della banca la fase istruttoria, di solito la più lunga, mira a misurare e verificare l’affidabilità di tutti i soggetti coinvolti (il mutuatario/i, datori di lavoro, garanti, il venditore/società di costruzione o ristrutturazione), l’analisi reddituale del richiedente in base all’ammortamento ovvero la capacità di rimborsare nei termini e modalità stabiliti il mutuo richiesto.
Garanzia immobiliare, perizia e delibera
Se la verifica dell’immobile offerto in garanzia (oggetto poi dell’atto ipotecario) è positivo, così come l’esito dell’istruttoria e della perizia , la banca procede con la delibera, documento con cui la banca o l’ente erogatore affermano di concedere il mutuo per quella determinata finalità (in questo caso l’acquisto prima casa),nei tempi e modi decisi e accordati con il mutuatario.
Il notaio: atto di mutuo, rogito e atto ipotecario
Il notaio, incaricato dalla banca o scelto dalle parte richiedente, verificherà che non vi siano ostacoli alla vendita dell’immobile accertandosi di eventuali passaggi di proprietà, ipoteche pregresse o altri vincoli nel corso degli ultimi 20 anni. Comunicata la regolarità a procedere, la banca stabilisce la data dell’atto di mutuo. Segue il rogito, l’iscrizione ipotecaria e il suo consolidamento e infine l’erogazione della somma prevista.
L’iter come anzidetto è lungo, articolato e, non per smorzare gli entusiasmi, ma può nascondere diverse insidie. La figura del notaio per mutuo prima casa offre la garanzia che tutto venga svolto secondo le modalità previste dalla legge e con la chiarezza che merita al fine di evitare spiacevoli sorprese.